VILLA GIULIA
dedicato alle civiltà etrusca e falisca ospitato negli ambienti di villa Giulia e villa Poniatowski a Roma.
Ritrovate sepolte nell’area del santuario extraurbano di Pyrgi (Santa Severa), antico porto di Caere (Cerveteri), le tre lamine d’oro erano in origine affisse sullo stipite della porta del tempio B risalente al 510 a.C.; le lamine hanno restituito altrettante iscrizioni, due in etrusco e la terza che ne costituisce la sintesi in lingua fenicia.
Il testo ricorda la dedica del tempio B alla dea etrusca Uni, Astarte nell’iscrizione fenicia, da parte di Thefarie Velianas “re su Caere”, ovvero tiranno della città.
arco decorato con linee parallele verticali incise, molla a due avvolgimenti,
arco foliato con anellini inseriti lungo i bordi e filo di bronzo inserito alle estremità. Decorazione incisa sull''arco con motivi a zig-zag e linee
arco decorato a fasce: una con motivo a spina di pesce ed una liscia,
brocchetta con decorazione a losanghe sulla spalla. Produzione attica o campana
boccale italo-geoemetrico decorato con linea ondulata sulla spalla/ceramica italo-geometrica
boccale italo-geometrico con alto manico, decorato con croci alternate a gruppi di tratti verticali
tazza su alto piede traforato di impasto bruno; sulle anse protomi di ariete
olla biansata (inizio VIII sec.)
olla etrusco-geometrica "red-on-white" con fregio di animali sulla spalla. Pittore di Narce
arco a losanga con bottoni laterali decorato ad incisione con linee trasversali al centro e alle estremità, molla a due avvolgimenti
Olpe Chigi: olpe protocorinzia decorata con fregio narrativo in stile miniaturistico e con tecnica policroma su tre fasce: in alto due schiere di opliti, dai grandi scudi istoriati, sono pronte allo scontro; al centro, accanto ad una sfilata di cavalieri al seguito di un carro guidato da un auriga, è raffigurato il giudizio di Paride con le tre dee indicate con i loro nomi; in basso è una scena di caccia alla lepre.
protome di felino pertinente ad un calderone non conservato,
interamente verniciata in nero tranne la metopa opposta all''ansa che comprende anche la spalla decorata con due foglie d''edera che inquadrano una palmetta semplice centrale; la metopa è decorata con una scena figurata con a sinistra un personaggio femminile gradiente a destra con fascia? nella mano sinistra in conversazione con una figura maschile centrale nuda retrospiciente con qualcosa nella destra, un''altra figura femminile a destra gradiente a sinistra sempre con fascia? nella mano destra; dettagli sommariamente incisi, capelli e fasce suddipinti in paonazzo.
Labbro svasato, alto collo troncoconico, corpo lenticolare, largo piede a disco, ansa a bastoncello tricostolato impostata sull''orlo e sulla spalla. Interamente verniciata in nero tranne la zona presso il piede risparmiata e decorata con raggi campiti; sulla spalla baccellature incise alternativamente in nero e suddipinte in paonazzo, sul corpo serie di linee e filetti suddipinti in paonazzo; rosetta a punti suddipinta in bianco sulle rotelle
Labbro ad echino a profilo convesso, collo cilindrico, corpo ovoide, piede troncoconico, anse a bastoncello impostate sul collo e sulla spalla. Interamente verniciata tranne una zona risparmiata nella metà superiore del corpo con fregio zoomorfo continuo gradiente a sinistra tra due fasce a guilloches incisa ed interrotto dalle anse con A) cervo pascente, 2 cavalli, stambecco, 2 pantere col muso di prospetto, 2 cervi pascenti, un cinghiale pascente. B) cinghiale pascente, 2 pantere col muso di prospetto, grifone, volatile, pantera col muso di prospetto, 2 sfingi, cervo pascente.
Orlo arrotondato, labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla arrotondata, piede a tromba con collarino, anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione incisa e impressa: 16 ventagli chiusi verticali alla base del collo, serie di linee verticali parallele sulla spalla, nella parte mediana del corpo, tra 2 solcature orizzontali, fregio teriomorfo gradiente a sinistra con, su un lato, un cervo pascente dalla cui bocca fuoriesce una foglia ed un leone con coda sollevata dalla cui bocca pendono due gambe umane; sull''altro lato un grifone alato con fauci aperte ed ala revoluta ed una pantera col muso di prospetto; dettagli anatomici resi dettagliatamente. Anse decorate a giorno con 2 triangoli contrapposti e con 3 linee lungo ogni margine
arco decorato con costolature trasversali e motivi a triangolo, molla a due avvolgimenti,
arco rivestito composto da uno scudo fromato da cinque spicchi di ambra
Labbro a tesa, collo cilindrico, fondo arrotondato, ansa a nastro impostata sull''orlo e sulla spalla. Sul corpo due sfingi affrontate ai lati di un cigno gradiente a sinistra, ai lati due pantere con muso frontale e code revolute; in campo riempitivi a rosetta a macchia con petali incisi. Sul labbro baccellature racchiuse da tre linee concentriche, motivo a meandro spezzato sull''orlo, baccellature sulla spalla alternativamente suddipinte in bianco, lineette orizzontali sull''ansa; girandola a 6 raggi sul fondo
anfora di tipo nicostenico (ultimo quartoVII/inizio VI sec.)
Orlo arrotondato, labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla arrotondata, corpo ovoide, larghe anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione incisa e a stampo: 2 costolature orizzontali decorate a tacche nella parte alta e mediana del corpo e, tra queste, un doppio zigzag; anse decorate a giorno con 2 metope ognuna con cavalli fantastici gradienti a sinistra con le ali campite da solcature orizzontali, le metope sono libere
Labbro svasato con orlo verticale, collo troncoconico distinto, corpo ovoide, piede ad anello, anse a nastro leggermente insellate impostate sotto il labbro e sulla spalla. Corpo suddiviso in due registri da due fasce suddipinte in paonazzo delimitate da linee bianche: su entrambi i lati della spalla, due sirene affrontate ai lati di un fiore di loto pendulo con volute; sul corpo: A) due leoni affrontati con al centro un cervo a sinistra; B) due gruppi con leone e cervo affrontati; in campo riempitivi a rosetta con petali incisi. Labbro, collo e anse verniciati, all''interno del collo fascia suddipinta in paonazzo tra due linee in bianco; raggi presso il piede;
di tipo nicostenico. Orlo assottigliato, alto collo a profilo concavo, corpo ovoide rastremato, basso piede a tromba, anse a nastro impostate su orlo e spalla. Decorazione: sulla massima espansione del corpo una doppia costolatura orizzontale a sezione quadrangolare; sulle anse, a rilievo, entro una doppia metope, due animali fantastici alati gradienti a sinistra. Argilla 10YR 2/1 (black), superficie lucente
Orlo arrotondato, labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla ribassata, piede a tromba, larghe anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione incisa, impressa e a stampo: serie di solcature orizzontali equidistanti sul collo e sul corpo che li suddividono in registri, il primo dei quali campito da linee verticali irregolari; anse decorate con grifo gradiente a destra affrontato ad un cerbiatto pascente a sinistra, il motivo è incorniciato da uno zigzag sui lati lunghi e da una perlinatura su quelli brevi; due coppie di motivi ad S impresse sugli angoli degli attacchi dell''ansa
Orlo arrotondato, ampio labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla arrotondata, basso piede a tromba, larghe anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione incisa: linee orizzontali parallele che suddividono il corpo in 4 registri, il primo e terzo campiti da linee verticali parallele, quello presso il piede da una doppia serie di raggi a 2 tratti; sulle anse 2 motivi a croce a 3 tratti divisi da altrettante linee orizzontali con, all''interno, motivo a V a 2 tratti
Labbro svasato, collo troncoconico con collarino, corpo ovoide, piede ad anello, ansa a doppio bastoncello impostata su orlo e spalla. Sul corpo tre fregi teriomorfi in registri delimitati da fasce con linee suddipinte in paonazzo: I) due sfingi ed un cigno alternati a tre pantere sedute col muso di prospetto; II) un cigno, una sfinge ed una pantera alternate per tre volte, due sfingi; III) quattro pantere alternate ad altrettante sfingi; nei campi riempitivi a rosetta con petali incisi. Collo, ansa e piede verniciati; raggi presso il piede; dettagli dei corpi degli animali suddipinti in paonazzo
Orlo arrotondato, labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla arrotondata, corpo ovoide, basso piede a tromba, larghe anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione impressa e a stampo: 2 costolature orizzontali decorate a tacche nella parte alta e mediana del corpo, quella superiore sottolineata da una solcatura; anse decorate
anfora di tipo nicostenico (secondo quarto/fine VI sec.)
Orlo arrotondato, labbro svasato, collo a profilo concavo, spalla arrotondata, corpo ovoide, piede a tromba, larghe anse a nastro impostate sull''orlo e sulla spalla. Decorazione a stampo: 2 costolature orizzontali rilevate nella parte alta del corpo; anse decorate con fregio continuo con 3 pantere gradienti a destra e rosetta alla sommità, la prima con il muso di prospetto, le altre di profilo;
Alabastron configurato a figura femminile: bocchello troncoconico, testa femminile con lungo velo e doppia collana con pendaglio, braccio destro teso aderente al fianco, con dita ripiegate ad eccezione del pollice, braccio sinistro piegato ad angolo retto all''altezza del petto con colomba (?) nella mano, parte inferiore cilindrica liscia, fondo arrotondato
kyathos (seconda metà/fine VI sec.) da Cerveteri
vasca troncoconica profonda, piede ad anello, alta ansa a nastro impostata sull''orlo e alla base della vasca, decorata alla sommità con una pigna e con saliente interno decorato da una costolatura appiattita desinente alla base con due piccoli cerchi; una doppia linea incisa corre lungo i margini del saliente e prosegue lungo l''orlo interno della vasca. Superficie opaca
Alabastron configurato a figura femminile: bocchello troncoconico, testa femminile con lungo velo e collana, braccio sinistro teso aderente al fianco, con dita ripiegate ad eccezione del pollice, braccio sinistro piegato ad angolo retto all''altezza del petto con fiore di loto nella mano, parte inferiore cilindrica liscia, fondo arrotondato
Labbro ripiegato a profilo obliquo, collo cilindrico, spalla piana, anse orizzontali a bastoncello impostate obliquamente, ansa verticale a nastro, corpo ovoidale, piede strombato. Decorazione accessoria: sul labbro, baccellature; all''esterno dell''orlo, meandro; sul collo, croce uncinata con bracci collegati da volute contrapposte; sulla spalla e nella zona inferiore del corpo, ramo di foglie d''edera alternate a corimbi; alla base del corpo, motivo a raggiera; intorno alle anse, foglioline; sul piede, baccellature. Rappresentazioni figurate: lato A) Europa vestita di chitone sul toro in movimento verso sinistra; al di sotto del toro, due pesci e due delfini guizzanti; davanti al toro, volatile; dietro, Nike con due corone nelle mani, in volo verso sinistra; lato B) due cavalli divergenti sollevati sulle zampe anteriori
Labbro ad echino, collo cilindrico, anse a gomito, corpo ovoidale, piede a campana. Decorazione accessoria: sul collo, ramo d''edera orizzontale; sulla spalla, baccellature alternatamente a vernice paonazza, bianca e bruna; nella zona inferiore del corpo, motivo a fascia serpeggiante che racchiude punti paonazzi; in prossimità del piede, motivo a triangoli. Rappresentazioni figurate: sulla spalla, entro uno spazio metopale, su entrambi i lati, due cani correnti verso sinistra
Sarcofago degli Sposi. Formato da una cassa a forma di kline e da un coperchio con la rappresentazione di una coppia coniugale semidistesa a banchetto, alla moda orientale, il sarcofago è in realtà un''urna cineraria destinata ad accogliere le ceneri di due defunti. L''uomo con il busto nudo e il resto del corpo coperto dal mantello cinge con gesto amoroso le spalle della donna, abbigliata con cappello e calzature con la punta rialzata; entrambi nelle mani tenevano vasi o altri oggetti da mensa, non conservati. L''opera, modellata in un unico momento, ma tagliata verticalmente in due metà per evitare danni durante la cottura, in origine doveva essere ravvivata da forti colori di cui resta traccia sulle gambe del letto conviviale, colori che in parte si conservano nel sarcofago gemello, anch''esso da Cerveteri, al Museo del Louvre di Parigi dal 1863
- Questo sarcofago in terracotta, datato al 530-520 a.C. e proveniente da Cerveteri, raffigura una coppia di coniugi sdraiati, simbolo della vita matrimoniale e dell'importanza data alla famiglia nella società etrusca.
A: testa di donna bianca. B: testa di donna nera. A: configurata a testa di donna bianca con orecchini e capelli entro sakkos, ornato di tralcio d''edera; B: configurata a testa di donna nera con orecchini e capelli entro sakkos ornato di tralcio d''edera; kalathos decorato a scacchiera; sull''esterno del labbro, entro fascia risparmiata, in A, l''iscrizione ho pai[s ka]los nai; in B l''iscrizione ho pais [k]alos na[i]
la decorazione risulta divisa in due parti: la faccia anteriore è ornata da cinque cerchietti disposti simmetricamente a croce, il più grande dei quali, al centro, presenta una rosetta di fili. Interposti ai cerchietti sono quattro fiori a quattro foglie plastiche ondulate, ottenuti a lamelle con al centro una semisfera liscia. La decorazione è conclusa in alto da un listello con serie di piccoli ovoli. Questa faccia è sormontata da un motivo di due galli affrontati, realizzati in foglie d''oro battute, saldate lungo la linea di contorno. La parte posteriore è invece lavorata a file di dischetti sbalzati. La faccia laterale esterna presenta un''elegante decorazione a traforo, con palmetta a cinque foglie, delimitate da filo godronato, sorgenti da una doppia voluta in foglia d''oro battuto, inclusa in un sottile bordo filigranato. L''orecchino fa sicuramente coppia con il n. inv. 53605, nonostante le lievi differenze soprattutto nella realizzazione del cerchio centrale
bocca trilobata, con labbro estroflesso e orlo ingrossato. Collo a profilo concavo, corpo ovoide allungato, piede a tromba, sormontato da un listello a rilievo, fondo convesso modanato con tre cerchi concentrici e cuppella centrale. Ansa a bastoncello di sezione ellittica, impostata sull''orlo e sulla parte centrale del corpo, a fusto arcuato, decorato anteriormente da tre cordonature longitudinali, la centrale delle quali di larghezza maggiore. Attacco superiore a due braccetti orizzontali desinenti con testine di scimmia definite con tratti sommari; tra i braccetti protome leonina con criniera appena accennata da piccole linee incise a raggiera. Attacco inferiore costituito, sotto tre listelli a rilievo, da una palmetta a nove foglie, di lunghezza digradante dal centro, con attaccatura a goccia, che nasce da due volute simmetriche. Vaso laminato, modellato al tornio, con labbro ripiegato; fondo fuso e saldato; ansa a fusione piena saldata al vaso,
Labbro estroflesso con alto orlo verticale pendulo, collo troncoconico, spalla arrotondata, corpo ovoide, piede a tromba con fondo convesso, decorato da baccellature verticali costolate e interrotte longitudinalmente da una linea a zig-zag. Anse nastriformi sormontanti, impostate sul labbro e sotto la spalla e decorate da tre linee rilevate verticali. Attacco superiore ripiegato e terminante con una placchetta a falce di luna aderente all''interno dell''orlo; attacco inferiore conformato a placchetta circolare decorata da gorgoneion, con capelli corti suddivisi in ciocche ricadenti sulla fronte bassa, sopracciglie aggrottate, orecchie grandi, occhi amandolari, naso schiacciato e larga bocca con denti digrignati e lingua sporgente. Vaso in lamina tornita e ribattuta in due parti (corpo e piede); anse laminate e collegate superiormente per saldatura, inferiormente con un ribattino. Decorazione a sbalzo
statuetta (seconda metà V sec.)
personaggio femminile stante su una base rotonda (alt. 0,3 cm) vestito con una sottoveste leggera visibile soltanto in basso e un peplos con un lungo diploidion e tre bottoni tondi su ogni ''manica''; avambraccio sinistro piegato in alto, nella mano l''acerra (granelli indicati); mano destra alzata nel gesto della preghiera; diadema a tre righe nella acconciatura molto fine
Interno: civetta. Interno: nel tondo delimitato da linea risparmiata, civetta verso destra, con muso di prospetto. Esterno: interamente verniciato di nero.
Labbro distinto estroflesso, corpo campaniforme, anse orizzontali a bastoncello, piede ad echino. Decorazione accessoria: sul labbro: ramo orizzontale d''alloro; al di sotto delle anse: palmetta impostata su volute che includono fiori e foglie; al di sotto della scena figurata, ovoli. Rappresentazioni figurate: Su entrambi i lati: scena di conversazione tra figura giovanile nuda a sinistra e figura virile ammantata a destra
Bassa vasca, piede a disco con alto fusto. Decorazione accessoria: intorno al medaglione, meandri; al di sotto delle anse, palmetta fiancheggiata da volute. Rappresentazioni figurate: Interno: Figura maschile nuda restrospiciente in atto di salire il gradino del podio di un''ara con fuoco acceso,
Labbro estroflesso, collo cilindrico, spalla piana, ansa verticale sormontante configurata a ramo nodoso, corpo ovoidale baccellato con serie di ovoli impressi a metà dell''altezza, piede ad echino modanato. Decorazione accessoria sovradipinta: sul collo, ramoscello orizzontale con foglie e punti. Rappresentazioni figurate a rilievo: all''attacco superiore dell''ansa, protome femminile con capelli a ciocche ondulate; all''attacco inferiore dell''ansa, protome di Menade con corona di figlie di vite e corimbi; sul corpo, poco al di sopra della zona di massima espansione, protomi di divinità femminile con capelli lunghi e alette, di satiro giovanile, di figura femminile con benda sulla fronte; al di sotto della zona di massima espansione, due teste di Menade con corona di foglie di vite e corimbi
Orlo arrotondato, anse orizzontali a bastoncello, alto piede a disco. Decorazione accessoria: sotto le anse, palmetta impostata su volute. Rappresentazioni figurate: Medaglione: a sinistra, menade seduta con chitone, sakkos, tirso nella sinistra; di fronte, satiro stante con cista nella destra, grosso volatile nella sinistra. Esterno (lati A e B): al centro, atleta; ai lati, due figure virili ammantate con strigile
Bocchello modanato, lungo collo cilindrico, corpo lenticolare baccellato, ansa verticale ad anello, alto piede a listello modanato. Rappresentazioni figurate: sul corpo, Nereide nuda su ippocampo in moto verso sinistra, con oggetto non identificabile nella sinistra
Labbro estroflesso, orlo distinto, basso collo cilindrico non diLabbro estroflesso, collo cilindrico, spalla obliqua, ansa verticale sormontante costolata, corpo ovoidale baccellato, piede ad anello modanato. Decorazione accessoria: sul collo, ramoscello orizzontale ondulato con foglie e fiori. Rappresentazioni figurate: all''attacco inferiore dell''ansa, protome di Eracle barbato con leonté sul capo
Labbro estroflesso, orlo distinto, basso collo cilindrico non distinto, ansa verticale a nastro con fascetta applicata superiormente, corpo quasi globulare baccellato, piede ad anello modanato. Decorazione accessoria: sul collo, ramo d''edera orizzontale. Rappresentazioni figurate: all''attacco inferiore dell''ansa, protome femminile a rilievo, con capelli divisi al centro in due bande
Cinghialetto accovacciato sulle zampe posteriori, zampe anteriori tese, con bocchello cilindrico svasato, ansa a nastro. Decorazione: intorno al ventre, fascia; setole rese con il tratto inciso
Alto becco, ansa verticale a nastro, spalla bombata, corpo ovoidale, fondo piano. Decorazione accessoria: sul collo, foglia d''edera fiancheggiata da volute; sulla spalla, baccellature; al di sotto dell''ansa, foglia d''edera fiancheggiata da due volute desinenti in un fiore. Rappresentazioni figurate: Corpo: figura stante interamente ammantata
Alto becco, ansa verticale a nastro, spalla bombata, corpo ovoidale, fondo piano.
Alto becco, ansa a nastro con rotelle, collo cilindrico, corpo espanso, fondo piano esternamente modanato. Decorazione accessoria: al di sotto dell'ansa, palmetta.
bocca con largo becco obliquo e due piccoli lobi laterali, labbro ingrossato distinto con orlo diritto decorato da linee incise a reticolo; spalla alta e svasata, corpo con profilo a "S", fondo indistinto ad anello con cuppella centrale. Ansa sormontante a bastoncello di sezione poligonale con profilo sinuoso, impostata sul labbro e sul ventre. Largo anello al di sopra dell''imboccatura, con poggiapollice rilevato sul punto di massima altezza. Attacco superiore costituito da una spessa placchetta allungata, attacco inferiore conformato a foglia lanceolata. Vaso laminato e lavorato al tornio, con fondo eseguito a parte, ansa fusa e congiunta superiormente con due chiodi di diverse dimensioni, inferiormente per saldatura
manico (alt. 9,5 cm; lungh. 15,0 cm): Peleo e Atalanta (con krobylos). 3 piedi (alt. 7,5 cm): zampa felina su base rotonda; su ''capitello ionico'' Satiro semidraiato. Coperchio a chiusura esterna con ghirlande di foglie d''olivo, su ogni lato del manico un gruppo di due contraenti: Scilla e cavallo marino; Tritone e cavallo marino. Corpo ( alt. 23,0 cm): in alto freggio di animali, tra cui Chimera e Grifi, in lotta desinenti da una testa femminile, in basso palmette e fiori di loto eretti. Otto personaggi della saga troiana: al centro due donne nude (CREISITA e ELENA) ai lati di un louterion nel quale scorre acqua da una protome leonina; segue, su ciascuno dei lati, un guerriero (giovanile SECI. LUCUS - barbato ACILES) che tiene un cavallo e, rispettivamente, a sinistra una figura maschile mantata (TONDRUS) davanti a una finestra ed un vecchio con piccolo cane, a destra un giovane servo con grembiale (SIMOS) che porta sul dorso delle vivande ed un giovane (ORESTE[S]) vestito
labbro piatto, aggettante verso l''esterno, con breve orlo verticale all''interno, corpo campaniforme a parete rientrante verso il fondo, piede svasato a disco. Sotto l''orlo, fascia decorata costituita da un motivo continuo a doppia guilloche tra due bande lisce, ciascuna compresa tra due fasce di due linee incise. Doppio manichetto ad arco di nastro a sezione rettangolare. Estremità ripiegate con appendici desinenti in un elemento piriforme su listello e coronato da una coppia di dischetti cui è sovrapposto un bottoncino rigonfio. Gli archi sono inseriti in un doppio anello scanalato con protuberanza centrale a forma di rosetta a cinque petali, con pistillo e gambo liscio. Lamina ribattuta e tornita, ripiegata a formate il labbro. Fusi ansa e anelli di inserzione, questi ultimi saldati al labbro. Decorazione incisa al bulino
labbro semplice con orlo arrotondato, vasca emisferica piuttosto profonda. Manico nastriforme a sezione rettangolare impostato obliquamente sul labbro, con margini leggermente rientranti ed espansione nella parte terminale. Desinenza a gancio orizzontale con estremità a foglia lanceolata piatta. Lamina modellata al tornio, ritagliata e martellata
Bocca trilobata con orlo decorato da ovoli incisi, corpo globulare inferiormente espanso, ansa verticale a bastoncello modanato superiormente annodato, piede ad anello fondo assente. Decorazione accessoria: al di sotto del collo, tralcio ondulato inciso di foglie d''edera alternatamente dritte e rovesciate. Rappresentazioni figuratei: attacco superiore dell''ansa: fiore di loto da cui fuoriesce una protome femminile; attacco inferiore dell''ansa: protome di Eracle barbato con leonté
cista (metà III sec.) da Palestrina
manico (alt. 10,3 cm; lungh. 11,0 cm): Satiro itifallico e Menade (scarpe, bracciale) nudi ambedue con collana, si stringono reciprocamente alla vita come nel atto di cominciare una danza. 3 piedi: zampa felina su base rotonda; su ''capitello ionico'' un leone pronto a slanciarsi verso sinistra. Coperchio a chiusura esterna senza bordo ornamentale: grifo e grande colomba, ambedue con le ali spiegate su un terreno roccioso o nuvoloso. Corpo (alt. 20,0 cm; diam. 18,5 cm): bordo superiore con una fascia di palmette e fiori di loto, bordo inferiore con (gruppi di) animali: uccelli, Chimera(?), felino; scena di palestra con dodici personaggi maschili su un terreno roccioso: tre arbitri avvolti in un mantello creano differenti gruppi: 1) due pugilatori, 2) due lottatori, 3) due pugilatori, 4) un atleta stante con uno strigile(?) in mano e appoggiato ad un giovellotto (o con due stecche corte nelle mani) che si rivolge a un secondo giovane nudo con un disco in mano, e un giovane....
Labbro ingrossato a fascia rilevata con orlo piatto. Corpo molto svasato decorato appena sotto l''orlo da una fascia liscia con una scanalatura centrale e due ai margini. Fondo indistinto leggermente convesso con cuppella centrale. Impronta di tre piedi a falce di luna. Ansa verticale di verga a sezione sfaccettata, impostata sotto l''orlo e sul fondo, sormontante con grande occhiello dotato di piccolo poggiapollice a rilievo e di un altro piccolo anello in cui ne è inserito un altro per la sospensione. Attacco superiore a fascia allungata con due punte sporgenti verso il basso; attacco inferiore a cuspide di freccia. Vaso in lamina tornita e martellata; ansa fusa e collegata superiormente con due ribattini, sotto saldata. Decorazione a bulino
La testa di Acheloo, divinità fluviale caratterizzata da corpo taurino e volto maschile con corna e orecchie bovine accanto a quelle umane, non è rara come motivo decorativo nelle antefisse architettoniche, ma questo tipo in particolare non trova riscontri precisi, costituendo un interessante unicum.
L’antefissa eseguita a stampo è caratterizzata da una ricca policromia: il colore rosso-bruno per l’incarnato; il nero per i capelli, la barba, i baffi e gli altri particolari del volto (sopracciglia, contorno degli occhi, pupilla, linea tra le labbra, padiglione auricolare umano); il marrone per il corno; il bianco-crema per l’interno degli occhi e l’ingubbiatura del coppo retrostante.
I capelli ricadono in due bande leggermente ondulate sotto le orecchie, mentre sulla fronte formano delle piccole chiocciole a rilievo, che richiamano il vello taurino. Gli occhi a mandorla, il tipico “sorriso” arcaico e il mento triangolare, alquanto prominente, hanno permesso di avvicinare stilisticamente l’antefissa alla testa maschile del Sarcofago degli Sposi e di proporre un’analoga datazione, confermata dal suo rinvenimento in un riempimento sottostante il battuto pavimentale di una casa, nella quale si erano trovati frammenti ceramici dell’ultimo ventennio del VI sec.
La testa femminile doveva far parte dell’altorilievo che nel santuario di Pyrgi (Santa Severa), antico porto di Caere (Cerveteri), copriva la testata anteriore della trave di colmo del tetto del tempio A nel suo rifacimento intorno al 350 a. C.
Dedicato a Thesan, dea etrusca dell’Aurora, il tempio A nelle fonti greche, che ricordano il terribile saccheggio ad opera di Dionigi di Siracusa (384 a. C.), viene attribuito a Leucotea (letteralmente la “dea bianca”), dai Romani assimilata a Mater Matuta, dea profondamente legata ai riti di passaggio e transizione, come la nascita e, dunque, anche l’aurora.
Proprio a questa divinità sembra riferibile la testa, che ci restituisce un’immagine in forte movimento con i capelli ricci mossi dal vento e l’espressione “patetica” data dalla bocca dischiusa.
A distanza di quasi cento anni dal rilievo con Tideo e Capaneo, la nuova decorazione del tempio, presenta un altro mito della saga tebana in cui Ino/Leucotea e il figlio Palemone, come racconta Ovidio, perseguitati da Era e in fuga da Tebe vengono accolti da Eracle, a cui appartiene il torso con testa coronata di pioppo esposto nella stessa vetrina.
- Cerveteri530 - 520 aC
Questo vaso (hydria), provvisto di 3 manici e utilizzato per trasportare, contenere e versare l’acqua, appartiene al corredo di una sepoltura della necropoli della Banditaccia di Cerveteri indicata nei taccuini di scavo come “Tomba I a sinistra della via Diroccata”.
Il corredo è contraddistinto da una notevole concentrazione di vasi prodotti da artigiani greci provenienti dalla Ionia, l’attuale costa della Turchia nord-occidentale, e in particolare da Focea, trapiantati in Etruria e presenti a Cerveteri dopo la battaglia di Alalia o del Mare Sardo del 540 a.C., in cui si erano scontrati i Focei (Greci orientali), scacciati dalle loro terre dai Persiani di Ciro e partiti alla volta dell’Occidente, e gli Etruschi alleatisi con i Cartaginesi per non perdere il controllo del mar Tirreno.
Questi artigiani produssero per la clientela etrusca ceramiche dipinte molto ricercate fra cui le idrie ceretane, classe a cui appartiene questo vaso, e i cd. dinoi Campana, anch’essi presenti in questa tomba. Sul lato A è rappresentato l’accecamento di Polifemo (Odissea, IX, 166-542) con Odisseo che, aiutato da tre compagni, conficca nell’unico occhio del Ciclope il palo aguzzo e indurito col fuoco e lo gira “come quando uno fora un legno di nave con il trapano”. Polifemo è accasciato a terra, ebbro dopo aver bevuto 3 coppe di quel dolce e pregiato vino che Odisseo aveva avuto in dono nella terra dei Ciconi e che avrebbe dovuto essere abbondantemente allungato con acqua, ma che l’eroe astutamente gli aveva offerto puro. Nella mano destra ha ancora la coppa dalla quale ha bevuto: una coppa di tipo ionico, non a caso, perché dalla Ionia proviene l’artigiano che ha dipinto il vaso. Sul lato B compare uno degli eroi preferiti dei ceramografi delle idrie ceretane, Eracle, in procinto di colpire con una freccia avvelenata con il sangue dell’Idra, il mostro della palude di Lerna ucciso nel corso di una delle sue fatiche, il Centauro Nesso che aveva tentato di violentare la moglie Deianira anziché traghettarla sull’altra sponda del fiume Eveno, dove l’attende l’eroe.
Ritrovata in frammenti nel 1916, la scultura in terracotta policroma rappresenta il dio Apollo, vestito con chitone e mantello, mentre incede a piedi nudi con il braccio sinistro teso in avanti e l’altro abbassato, forse a reggere l’arco.
Insieme ad altre statue anche questa era destinata a decorare la sommità del tetto del tempio di Portonaccio a Veio, dedicato alla dea etrusca Menerva (Atena) e datato alla fine del VI secolo a. C.
L’atteggiamento minaccioso di Apollo è, dunque, da mettere in relazione con la statua di Eracle esposta nella sala di fronte a lui e appartenente allo stesso contesto: il dio è pronto a lottare con l’eroe che ha appena catturato la cerva dalle corna d’oro, sacra a sua sorella Artemide.
Le statue di Portonaccio sono state attribuite al “Maestro dell’Apollo” appartenente all’ultima generazione di scultori in argilla (coroplasti) dell’officina di Vulca, autore della famosa statua di Giove nel tempio Capitolino (580 a.C. ca) commissionata dal primo re etrusco, Tarquinio Prisco; per lo stesso tempio sul finire del VI secolo il re Tarquinio il Superbo avrebbe chiesto proprio al “Maestro dell’Apollo”, forse, ben due quadrighe come ornamento del tetto.
REPERTI DA VULCI
Frammenti di cerchione in ferro, con tracce di legno, relativo a carro da parata con rivestimento in lamina di bronzo decorata a sbalzo e a incisione. La struttura del veicolo era in legno con alcuni rinforzi in ferro. La tomba nel complesso è databile al 680-670 a.C
oinochoe decorata nello "Stile della Capra Selvatica". Prodotta a Rodi. 650-640 a.C
calice con orlo a tesa orizzontale con ventidue fori (di una distanza di 4 cm), sorretto da quattro figure femminili (alt. 18 cm; tirati da una forma) che si premono il seno; vestite di abiti lunghi e cinti alla vita con galloni orizzontali e verticali sulle gonne, collane a boccioli pendenti; su ogni lato delle teste volumiose si trova un foro nelle punte dei capelli che cadono sulle spalle; sopra le teste una striscia incisa con fiore di loto e palmette alternanti che indica il fondo del bacino del vaso; le figure sono divise verticalmente di volta in volta da tre striscie: una striscia larga decorata con due serpenti intrecciati tra due strisce sottili con puntini; striscia orizzontale, strisce verticali e figure (testa e due piedi ritagliati) sono fissati con perni. Patina: da verde oliva a verde vivace, ruvida
oinochoe (ultimo quarto VII/primo quarto VI sec.)
Tazza-cratere con fregio figurato. Pittore delle Rondini. 630-620 a.C
Anfora etrusco-corinzia con fregi di animali. Pittore della Sfinge Barbuta
Labbro svasato con apofisi acuminate ai lati dell''ansa, collo cilindrico con collarino, piede a disco, ansa a nastro impostata su orlo e spalla. Corpo interamente verniciato in bruno tranne una zona sulla spalla decorata con tre gruppi di 6/7 baccellature ognuno; sul corpo due zone ad archetti intrecciati divise da fasce paonazze delimitate da linee suddipinte in bianco; gli archi, a doppio tratto con punto centrale suddipinto in bianco, sono speculari; fondo risparmiato con tre gruppi di 7/8 baccellature ognuno
La parte umana dal corpo giovanile si salda al corpo equino, raffigurato in lieve movimento. La creatura mostruosa ha la barba indicata da una linea sinuosa incisa, ed i capelli resi da due grandi trecce ritorte che cadono sulle spalle, mentre sulla fronte e sulle tempie da una fila di riccioli stilizzati. Più complessa l''acconciatura a trecce sulla parte posteriore della testa. Il torso è trattato sommariamente. Le cosce sono larghe e le ginocchia sottolineate da losanghe incise. Le mani, aderenti alle cosce, sono distese con le dita rigide e poco distinte le une dalle altre. La parte animale è trattata molto sommariamente, con volumi semplici e passaggi bruschi da un piano all''altro. La coda, mancante, era probabilmente pendente. La statua è priva delle braccia e le gambe sono rotte al di sotto delle ginocchia. Il centauro di Vulci è un unicum nel panorama della statuaria etrusca e greca di età arcaica ed è una eccellente testimonianza della scultura in pietra vulcente
bocca trilobata con becco rialzato, labbro estroflesso e orlo ingrossato, basso collo cilindrico distinto, corpo ovoide con spalla arrotondata, fondo indistinto piano con cuppella centrale. Ansa a bastoncello di sezione lenticolare, con fusto arcuato appena sopraelevato rispetto alla parte posteriore della bocca, impostata sul labbro e sul ventre. Attacco superiore costituito da una placchetta con contorno inferiore a due smerli e da due lunghi braccetti desinenti con elemento sferoidale; attacco inferiore decorato, sotto ad un rigonfiamento sferoidale, da due elementi ad "ancora" ricurvi verso l''alto, con desinenza sferica, dai quali nasce una palmetta a nove foglie di lunghezza digradante, di cui quella centrale desinente anch''essa in un bottone rigonfio. Vaso laminato e lavorato al tornio; ansa fusa e congiunta superiormente con due ribattini , inferiormente con uno. Decorazione a matrice
bocca trilobata con becco leggermente rialzato, labbro estroflesso e orlo verticale ingrossato. Collo a profilo concavo con parete posteriore diritta; spalla arrotondata, ventre teso, fondo indistinto piano con cuppella centrale. Ansa a bastoncello di sezione lenticolare, con fusto arcuato, impostata sul labbro e sul ventre. Attacco superiore costituito da due lunghi braccetti che seguono l''andamento dei lobi posteriori, desinenti in boccioli allungati; attacco inferiore decorato, sotto ad un rigonfiamento sferoidale, da due bracci risalenti verso l''alto e desinenti a gemma, da cui nasce una palmetta a nove foglie di lunghezza digradante, di cui quella centrale desinente anch''essa in un bocciolo rigonfio. Vaso laminato e tornito, con orlo ripiegato; ansa fusa e congiunta superiormente per saldatura, inferiormente con un ribattino al centro della palmetta. Decorazione a matrice
Elmo a calotta di bronzo (tipo Negau). La tomba nel complesso è databile al 530-510 a.C
Ansa di oinochoe in bronzo a forma di figura maschile che afferra per la coda due leoncini
oinochoe in bronzo (ultimo quarto VI sec.)
olpe (ultimo quarto VI sec.)
Olpe a corpo globulare di bronzo. La tomba nel complesso è databile al 530-510 a.C
borchia a ciambella con una fascia liscia, una a linguette stanti e un bordo di squame in tre fili; testa di ariete sporgente (diam. 8,7 cm) sbalzata in una matrice; esternamente, sono evidenziati i dettagli delle corna, i peli con piccole tacche e linee ondulate; sul retro visibili le capocchie di due perni per il fissaggio della protome; cfr. n. inv. 51090
dado (ultimo quarto VI sec.)
Dado in osso. La tomba nel complesso è databile al 530-510 a.C
donna con alabastro e discerniculum: personaggio femminile stante, braccia allargate, l''avambraccio destro fuso apparte insieme al discerniculum e fissato con "Überfangguß" è un po'' alzato, il sinistro disteso verso il basso con un alabastro in mano; la parte superiore del chitone indicata soltanto tramite gravure (linguette pendenti e punti) sul bordo superiore fino alle mezze maniche, mantello arrotolato intorno alla vita con due lembi pendenti; ombelico indicato; nei capelli a ciocche un diadema con linguette stanti, orecchi visibili; calzari a punta trattenuti da lacci.
labbro estroflesso, con orlo verticale distinto, decorato con perlinatura a rilievo, listello liscio e kymation. Collo cilindrico, spalla svasata, corpo globulare, piede distinto ad anello con cuppella incavata sul fondo. Ansa "à la crosse", impostata sul labbro e sul ventre, a bastoncello di sezione rettangolare con costolatura centrale perlinata. Attacco superiore formato da una placchetta espansa in senso orizzontale; attacco inferiore a placchetta fitomorfa composta da una doppia voluta simmetrica distinta tramite due lancette da un''altra doppia voluta, più grande, da cui sorge una palmetta a nove foglie. Vaso laminato e modellato al tornio, con labbro fuso. Ansa fusa e congiunta al vaso con due ribattini nella parte superiore e per saldatura in quella inferiore. Decorazione a stampo, matrice e bulino
su una piccola base rettangolare (0,35 x 0,34 x 2,7 cm) è raffigurato il dio Laran in atto di vibrare la lancia, con gamba sinistra portante, corto chitone che lascia scoperto il sesso, corazza a spallacci terminanti a punta, gonnellino, cinta perlata intorno alla vita, elmo attico con alto cimiero e paragnatidi sollevate, cnemidi.
Minerva tipo Promachos: gamba destra portanta, sinistra flessa (su tutti e due i piedi forti perni di fusione: altezza totale 14,6 cm), braccio destro alzato con la lancia, braccio sinistro proteso in basso con lo scudo; elmo attico con alto cimiero e paragnatidi mobili alzate; egida squamata, priva di Gorgoneion, piuttosto corta e con bordi perlati; pesante gonna con bordo verticale perlato in avanti sopra una leggere sottoveste, "corsetto" pesante sopra una cintura (o sottoveste ?) di perline e linguette; capigliatura visibile, grandi occhi espressivi.
Ercole in assalto: la figura (alt. senza clava 7,5 cm) muscolosa avanza con la gamba sinistra, il braccio sinistro è piegato e proteso, leonté pendente con alcune pieghe indicate, la mano sinistra teneva l''arco; braccio destro piegato all''insù; ciocche circondano i capelli a calotta; il viso molto ben marcato e plasticamente formato; la clava lunga è a sezione quadrangolare
labbro estroflesso decorato da scanalatura interna, con orlo verticale delimitato esternamente da due linee incise, alto collo a profilo convesso, corpo piriforme con breve spalla svasata, decorata da due fasce di linee incise, e ventre rastremato, piede a tromba, distinto superiomente da un collarino, fondo convesso con cuppella centrale. Ansa a bastoncello a sezione romboidale, impostata sull''orlo e sulla spalla. Attacco superiore conformato a due braccetti orizzontali configurati a protome di palmipede, di cui sono segnati occhi e becco; in mezzo poggiapollice a rocchetto. Attacco inferiore conformato a foglia cuoriforme con nervatura centrale. Decorazione a bulino.
Alto becco, ansa a nastro con rotelle, collo cilindrico, corpo espanso, fondo piano esternamente modanato. Decorazione accessoria: sul collo, ai lati dell''ansa: volute; sulla spalla: baccellature; al di sotto dell''ansa: palmetta impostata su volute che includono palmette, fiori e foglie. Rappresentazioni figurate: Collo: Figura femminile seduta vestita di chitone, con sakkos, armille, specchio (?) nella destra. Corpo: Menade come la figura femminile del collo; di fronte, Satiro che si avvicina a lei
Orlo verticale, vasca cilindrica con fascia mediana concava fornita di quattro bugnette forate per l''inserimento di una cordicella o catenella per fissare il coperchio, fondo piano esternamente modanato; coperchio a calotta con pomello discoidale. Decorazione accessoria: sulla fascia mediana del corpo, guilloches; sulla metà inferiore del corpo, palmette dritte e capovolte alternate impostate su volute; sulla parte superiore del corpo e sul coperchio, tra le figure, palmette. Rappresentazioni figurate: Parte superiore del corpo e coperchio: coppia di protomi di satiro e menade con sakkos ripetuta due volte; sul corpo, altra protome di satiro isolata
Orlo distinto, attacchi per le anse a doppio anello sagomati a giglio, corpo troncoconico, piede a disco, fondo forato. Rappresentazioni figurate: Al di sotto delle anse: figura femminile (Diotima?) seduta, con lungo chitone e manto, gambe accavallate, destra protesa; di fronte, Socrate di prospetto con torace nudo, manto nella parte inferiore del corpo, appoggiato ad un bastone; al centro, Eros con oggetto rettangolare tra le mani (rotolo?), forse nell''atto di leggere
patera (fine IV/inizio III sec.) da Orvieto
Orlo leggermente rientrante, vasca a profilo obliquo, piede a listello modanato.Decorazione accessoria: intorno al medaglione, grappoli e foglie di vite alternati entro triangoli incisi. Rappresentazioni figurate: Medaglione: Eracle imberbe nudo con manto svolazzante in lotta contro il leone di Nemea; a terra, la clava (?)
Orlo orizzontale, bassa vasca, fondo piano. Rappresentazioni figurate:
Due olle con labbro estroflesso obliquo, corpo ovoidale e fondo piano, unite da un''ansa a nastro verticale. Decorazione: all''interno dell''orlo, ovoli scanditi da piccoli fiori e foglie; sul bordo dell''orlo, trattini verticali; all''esterno dell''orlo: decorazione illeggibile; sull''ansa, ramoscello con foglie stilizzate; alla base dell''ansa, tra le olle, rettangolo spartito in quattro triangoli; sulla spalla, motivo a onde; sul corpo, quattro fasce decorate: 1) catena di cerchi intercalati a foglioline secondo una sequenza che si ripete: uno non dipinto, il secondo arancio, il terzo rosa; 2) ramo ondulato d''edera; 3) motivo a catena; 4) in spazi metopali, due delfini, due stelle, due cerchi concentrici
labbro estroflesso con orlo arrotondato, corpo piriforme, piede a disco. Ansa a bastoncello impostata sul labbro e in fondo alla spalla, con fusto incurvato a sezione ovale, decorato superiormente da tre listelli rilevati orizzontali e concluso inferiormente da una linguetta rialzata. Attacco superiore desinente con due brevi braccetti orizzontali ad estremità distinte; in mezzo poggiapollice a linguetta rilevata e incavata. Desinenza inferiore biforcata in due appendici fitomorfe con estremità bilobata. Vaso laminato, con fondo a parte, e modellato al tornio; ansa fusa e saldata al vaso. Decorazione a matrice
cista (seconda metà IV/III sec.) da Palestrina
manico (alt. 10 cm; lungh. 10,3 cm): Satiro e Menade, vestiti di una lunga nebride; base rettangolare con lati corti appuntiti. 3 piedi: zampa felina su una base rotonda; su un ''capitello ionico'' si muove nel ''Knielauf'' un demone alato con un strigile in mano. Coperchio ( diam. 21,5 cm) a chiusura esterna: due Nereidi su cavallo marino e drago marino; senza bordo ornamentale. Corpo (alt. 20,5 cm; diam. 20,0 cm): in alto e in basso un bordo di palmette e fiori di loto pendenti e stanti, scena di partenza del guerriero composta da nove figure: donna nuda e uomo nella posa di un civico con bastone accanto a un louterion sopra il quale è appeso un elmo; seguono un guerriero in corazza e cinto di spada, una donna che gli porta una lancia, un giovane vestito solo di chlamys con lancia e un giovane nudo vestito di un manto che tocca il giovane sul braccio (in atto discorsivo); dietro di lui uno scudo appeso; dietro la donna, un giovane (in gran parte distrutto) tocca lo scudo
manico (alt. 3,7 cm; lungh. 6,8 cm): pantera sdraiata (evidenziato il pelo fitto dietro le mascelle) con la coda messa sulle cosce in forma di arco. 3 piedi (alt. 6,3 cm): zampa felina su una base quadrangolare, sopra una testa velata che sorge da una foglia d''acanto. Coperchio con un solo cordone presso il lato superiore. Corpo: sul fondo un marchio per il centraggio; un solo cordone a rilievo presso l''orlo e la base; manico e piedi fissati tramite saldatura.
zampa felina che termina in busto di Sileno calvo con barba lunga con le mani sui fianchi
labbro piano con basso orlo verticale, vasca emisferica con spalla troncoconica. Manico a nastro orizzontale a margini rientranti, espanso all''estremità e desinente con appendice ad uncino configurata a testa di levriero. Opposte al manico due sporgenze pertinenti alla barretta di appoggio; ai lati di esse e del manico decorazione a dentelli e rientranze. Bronzo fuso e quindi martellato, modellato al tornio, cribrato a freddo e ritagliato. Decorazione a bulino e ritaglio
labbro semplice con orlo arrotondato, vasca emisferica piuttosto profonda. Manico nastriforme a sezione rettangolare impostato obliquamente sul labbro, con margini leggermente rientranti ed espansione nella parte terminale. Desinenza a gancio orizzontale con estremità a foglia lanceolata piatta. Lamina modellata al tornio, ritagliata e martellata
labbro estroflesso trilobato con orlo obliquo. Corpo a forma di anatra stilizzata a sviluppo diagonale, con collo concavo, ventre panciuto, piede ad echino rovesciato con listello a rilievo sulla faccia superiore, decorato inferiormente da iscrizione e fondo concavo con tre cerchi concentrici incisi. Ansa a nastro decorata da doppia nervatura centrale, impostata sull''orlo e sul punto di massima espansione del corpo. Poggiapollice a forma di linguetta piatta protesa sull''imboccatura; attacco inferiore conformato a foglia d''edera cuoriforme, distinta dal fusto tramite due listelli orizzontali e divisa in due da una linea incisa verticale. Vaso laminato, ripiegato sul labbro e ripassato al tornio. Fondo e anse fusi, saldati al vaso. Decorazione a matrice e al bulino. Iscrizione incisa
labbro ingrossato, con orlo piatto obliquo e distinto esternamente. Vasca a profilo continuo: parete rientrante e fondo indistinto convesso, con cuppella centrale all''interno. Ansa orizzontale a maniglia ellittica, di verga a sezione poligonale, interrotta al centro da un elemento sferoidale tra due fascette rilevate. Piastra di attacco a forma di foglia appuntita ornata, sotto cinque rigonfiamenti verticali, da una palmetta capovolta a sette foglie, incorniciate da nervature fitomorfe che si concludono in basso in due volute simmetriche. Vaso in lamina ribattuta e tornita. Ansa fusa a cera persa, saldata per brasatura e fissata con due ribattini sopra alla palmetta, appena sotto il labbro. Decorazione a matrice, ripassata al bulino
manico (alt. 4,0 cm; lungh. 9,4 cm): donna nuda facente l''arco della persona; dorso con un leggero incasso. 3 piedi (alt. 6,1 cm): zampa felina su doppia base rotonda; su ''capitello ionico'', una testa femminile di prospetto (due piedi sono muniti di una seconda base rotonda di gesso). Coperchio a chiusura esterna senza bordo ornamentale: Tritone di prospetto, Grifo e pantera, ciascuno con una zampa anteriore su una testa di cavallo; onde e piccoli pesci indicano il mare. Corpo (alt. 15,0 cm): bordo superiore e inferiore (appena visibile) con ghirlanda di foglie d''olivo tra due linee parallele; fregio di nove personaggi: al centro, giovane seminudo su trono, volto verso una figura femminile ammantata e velata la quale sta ricevendo un oggetto (diptychon?) da un uomo barbato; davanti al giovane su trono un uomo in costume frigio che conduce una capretta(?), dietro di lui sono raffigurati cinque giovani nudi in varie posizioni: uno tiene un cavallo - a capo scoperto, con elmo
Labbro esternamente ripiegato, collo fortemente concavo, vasca profonda, anse a bastoncello scanalato con nodo centrale ed attacchi plastici, piede modanato, sostegno mobile con plinto modanato. Decorazione accessoria: sull''orlo, serie grappoli d''uva alternati a due foglie di vite, delimitata superiormente da cordone a rilievo. Rappresentazione figurata: agli attacchi delle anse, due protomi giovanili con berretto frigio e clamide annodata al collo (Dioscuri?)
Labbro obliquo modanato, corpo ovoidale espanso baccellato, ansa a nastro bifido con nodo superiore, piede ad anello modanato. Decorazione: all''attacco inferiore dell''ansa, protome femminile con viso incorniciato dai capelli; sul collo, ramo d''edera in bianco, corimbi in rosso paonazzo Rappresentazioni figurate: Protome femminile tra due ali spiegate
Orlo a fascia, spalla bombata, attacchi a doppio anello non passanti per l''ansa, corpo troncoconico, piede a disco, fondo assente. Agli attacchi delle anse: protome di Eracle barbato con leonté
manico (alt. 8,5 cm; lungh. 11,3 cm): Peleo e Atalanta rappresentati di prospetto; 3 piedi (alt. 8,0 cm): zampa felina su una base quadrangolare; su ''capitello ionico'' con benda perlata, un lupo(?) con criniera e lunga coda si muove verso destra in atto di divorare una testa di una pecora(?). Coperchio a chiusura esterna con ghirlanda molto spaziosa di foglie d''olivo delimitata da una linea; al centro, lo spazio rettangolare per la base del manico con una palmetta incisa su ogni lato corto. Corpo (alt. 23,7 cm): in alto tralcio d''edera che si svolge in onde regolari, in basso palmette alternativamente stanti e pendenti; scena dionisiaca ispirata dal teatro: undici figure si muovono in diverse direzioni (sei satiri di ogni età con diversi attributi, un vecchio cavalca un caprone; Arianna(?) con thyrsos, due donne velate; vicino al giovane satiro nel gesto di aposkopein una figura femminile(?) alata nuda e una figurina maschile(?) ad ali di farfalla in volo; tra elementi scenici
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