SANTUARIO DELLA MADONNA DEL GIGLIO

 SANTUARIO DELLA MADONNA DEL GIGLIO

Il santuario della Madonna del Giglio, compatrona del paese di Ischia di Castro (VT), è ubicato sopra una sorgente d’acqua salutare.
Si trova nella valle sottostante il centro abitato nei pressi del fosso Cellerano.
Il santuario è immerso in un verde rigoglioso di macchia mediterranea.
La chiesa è recintata da una cancellata in ferro battuto (che ha sostituito la precedente in legno), proveniente dalla Basilica del Sacro Cuore di Roma.
Il grande avancorpo, con il tetto poggiante su arconi ogivali, presenta un ingresso a giorno di vaste dimensioni, tipologia architettonica questa, presente in numerose chiese- santuario del territorio viterbese a cavallo tra il XV-XVI secolo.

La leggenda narra che un giovane pastorello, mentre cercava una pecorella smarrita, notò in lontananza una bellissima donna
che allattava un bambino, circondata da gigli bianchi.
Ella, dopo avergli mostrato il luogo ove si trovava la pecorella smarrita,
 gli chiese di far costruire una cappella in suo nome
nel luogo ove fosse sbocciato un giglio in pieno inverno.
È incerta la data di costruzione, tuttavia ne risulta documentata l’esistenza nel 1478
in occasione di una visita del Vescovo di Castro.

Santuario della Madonna del Giglio

Madonna del Giglio: interno

Madonna del Giglio: esterno

Vista dal Santuario sulla Rocca
Il santuario è orientato verso il Palazzo Ducale, secondo la tradizione lo volle così la Madonna per proteggere i Signori del paese.
È più probabile che la volontà sia stata quella dei Farnese e che la stessa presenza del giglio nella venerata immagine più che al miracolo sia dovuta alla presenza del fiore nello stemma della potente famiglia.
Esterno del Santuario




Acquasantiera


Nicchia della Madonna del Giglio





Cherubini

Angelo Annunziante

L'affresco ha avuto manipolazioni e ritocchi. nel corso dei secoli. Ne parla il già citato documento "Inventari" del 1733, foglio 85 (Archivio Parrocchiale di Ischia) e anche una relazione circa una visita pastorale di Mons. Caccia del 1603, foglio 44 (Archivio Vescovile Acquapendente). Ciò fa pensare che l'opera nel 1500 esiteva già.

Madonna Annunziata
c.s.

Santa Maria Madddalena

San Giovanni
Ex-voto


Santa Lucia

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