ANTONIO CANOVA

ANTONIO CANOVA (1757-1822) da Wikipedia

Autoritratto. 1792, FirenzeGalleria degli Uffizi

Antonio Canova (Possagno1º novembre 1757 – Venezia13 ottobre 1822) è stato uno scultore e pittore italiano, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».

Antonio Canova esprime nelle sue creazioni la ricerca della perfezione, la bellezza e la purezza dell'arte antica, con un'attenzione tutta nuova nel rendere più espressivi e umani i volti e gli atteggiamenti del corpo, assenti nelle statue della mitologia greca-romana, a cui egli si ispirava. 
Tre Grazie, 1812-1817, marmo di Carrara 
La precisione delle linee, delle forme e la delicatezza delle superfici nei suoi modelli nascondono un duro lavoro di ricerca e di misurazione delle proporzioni, che rispondono ai canoni di bellezza ideale; questi sono i motivi per cui viene considerato tra i maggiori scultori di tutti i tempi, capace di dare raffinatezza al marmo e capace
di eguagliare e superare lo splendore antico delle sculture greche-romane

Venere italica, 1804-1812, 
testa di Elena, 1811, Museo Ermitage, S. Pietroburgo

Papa Pio VII nel 1816 conferì il titolo di Marchese d'Ischia ad Antonio Canova

calice (1800-1849)
 Piede a base circolare con orlo finemente smussato.
Il piede presenta una decorazione con tre testine di angeli.
Nel nodo ovoidale ramoscelli di bacche con tre cerchi rotondi recanti i simboli della Passione: chiodi, corona di spine. Nella cornicetta soprastante spighe e grappoli. Attorno alla sottocoppa una decorazione ad intreccio d'uva ed entro tre piccoli tondi
 Il Volto Santo, lo Spirito Santo e la Trinità

Questo calice fu donato alla Comunità e alla chiesa di Sant'Ermete da Mons. Giovanni Battista Sartori Canova, fratello uterino di Antonio Canova, nel 1833, 11 anni dopo la morte del grande scultore, che Pio VII nominò Marchese di Ischia di Castro con l'entrata annua di tremila scudi. Tale titolo fu conferito a Canova per le benemerenze assunte nel rivendicare all'Italia il patrimonio artistico che Napoleone aveva trafugato e portato in Francia

Il 18 agosto 1775 nasceva a Crespano, nella Marca Trevigiana (oggi frazione del Comune di Pieve del Grappa), Giovanni Battista Sartori: figura colta, discreta ma determinante nella vita e nell’opera del fratello uterino, il celebre scultore neoclassico Antonio Canova.
Figlio del secondo matrimonio di Angela Zardo con Francesco Sartori, Giovanni Battista fu, per gran parte della sua esistenza, molto più che un fratello: divenne segretario, confidente, consigliere e instancabile collaboratore dell’artista, fino ad assumere il ruolo di custode del suo nome e della sua memoria.

Un momento cruciale giunse nel 1815, quando Canova fu inviato a Parigi come ambasciatore pontificio per recuperare le opere trafugate da Napoleone in Italia. In quella delicata missione diplomatica, le conoscenze artistiche e le competenze numismatiche di Sartori si rivelarono decisive per il successo dell’impresa.

Canova, Ritratto di Pio VII, 1804-1807, Pinacoteca Capitolina, Roma
 
Ritratto di Papa Pio VII di Jacques-Louis David1805Museo del Louvre
La casa natale del papa a Cesena

Tale titolo fu conferito a Canova per le benemerenze assunte nel rivendicare all'Italia il patrimonio artistico 
che Napoleone aveva trafugato e portato in Francia

Antonio Canova, 1812, Autoritratto (Museo di Roma)
Nel grande autoritratto, realizzato nel 1812 e replicato più volte, Antonio Canova si rappresenta con lo sguardo rivolto al cielo secondo una tradizionale iconografia ellenistica, espressione dell’immortalità e dell’apoteosi dell’eroe. Questa autocelebrazione in chiave classica conferma la fama universale raggiunta dallo scultore, la cui immagine idealizzata arriva ad assumere una dimensione ultraterrena.


Il Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro ospita la mostra fotografica “Antonio Canova. Marchese di Ischia di Castro” organizzata in collaborazione con il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, suo paese natale

Possagno è un comune italiano di 2.306 abitanti,
della provincia di Treviso, in Veneto.

 il Simulabo – Sistema Museale del Lago di Bolsena, il Comune di Ischia di Castro e la Regione Lazio.

Amore e Psiche stanti

Ritratto di Antonio Canova (di Antoine Maurin)





Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura
e presidente della Fondazione Canova


Il sindaco di Ischia, dott. Salvatore Serra:
""il nostro è un piccolo paese ma abbiamo la fortuna di avere un importante patrimonio culturale, con il vanto del museo civico, che invito a visitare."

Barbara Jatti, direttore dei Musei Vaticani
Francesco Leone, autore del libro:"Antonio Canova, la vita e l'opera":

Racconto del Canova uomo di Stato: "Abbiamo numerose testimonianze, provenienti dalla corrispondenza epistolare, in cui Canova spiega come visse male quella nomina. 

Tre Grazie, palazzo Baldeschi al Corso, Perugia

Parte per Parigi contro la sua volontà, le truppe napoleoniche sono per lui la devastazione di millenni di storia romana, e vive una missione di quattro mesi di notti insonni; è angosciato per gli scarsi risultati raggiunti inizialmente e spera di portare almeno a casa Apollo e la Trasfigurazione, un risultato per una missione che lui non ha

 cercato. 
Amore e Psiche, 1793

Torna trionfatore e viene inscritto nel libro d'oro della nobiltà romana, come marchese di Ischia ed utilizza i 3000 scudi all'anno che frutta di rendita il feudo per borse di studio e aiuti, e ben 1100 vanno agli artisti poveri, che non potrebbero permetterselo. Entra tardi in Accademia, ma porta subito la sua linea verso i giovani, che aiuta a formarsi, inventando il 'Premio dell'anonimo',
 perché non voleva nemmeno apparire".

Un ritratto umile, quello di un uomo che invece ha rivoluzionato arte e scultura



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